top of page

#0 Il rettangolo...che vuoi che ci sia da sapere?!


hhhbgh

Eccoci finalmente online con un blog vero, dove sarà possibile trovare più facilmente tutti i post! Partiamo...

Il luogo in cui si lavora il proprio cavallo può variare in base al livello di preparazione di cavallo e cavaliere e/o in base al tipo di lavoro che si intende svolgere.

Solitamente si inizia sempre in un luogo chiuso (tondino o campo rettangolare), dove le distrazioni esterne sono minime. Sia per un principiante, che per un giovane cavallo è più facile concentrarsi, ci si sente più al sicuro e non si rischiano “evasioni” da parte del cavallo di alcun tipo.

La scelta del luogo di lavoro deve essere presa innanzitutto per garantire la sicurezza di tutti i presenti.

Nel caso ideale non ci dovrebbe essere troppa polvere, l'aria deve essere pulita e il terreno deve garantire una buona presa senza essere troppo duro.

Una volta che si ha pieno controllo del cavallo è bene cambiare più spesso possibile tipologia di fondo e ambiente in cui lavorare (campi esterni, aperti e più grandi sui quali poter galoppare e lavorare su linee ampie o su percorsi ed esercizi con gli ostacoli; piste da galoppo o aperta campagna ecc.).

Le passeggiate, soprattutto se su tipi di terreno che variano molto, sono la cosa in assoluto più importante e utile per migliorare il proprio equilibrio e di conseguenza l'assetto. Se non ci fosse la possibilità di uscire in passeggiata, si dovrebbe prendere in considerazione qualche uscita con il trailer per portare il proprio cavallo dove invece è possibile. Anche per il cavallo non c'è nulla di meglio per imparare a coordinarsi, migliorare il proprio equilibrio e abituarsi a situazioni nuove e imprevedibili. Carattere e fisico si rinforzano.

Con cavalli giovani è consigliato uscire in compagnia per non avere un effetto contrario, ossia provocare un'ulteriore insicurezza.

Inizialmente vanno evitate fonti di pericolo come traffico, fossi o terreno troppo impegnativo. Le cose vanno affrontate anche qui in modo graduale e sistematico se si vuole assistere ad un miglioramento.

Detto questo torniamo al campo da lavoro classico. Esistono regole di comportamento e punti di riferimento per garantire a chi lavora in campo di sfruttarlo al meglio e di non incorrere in situazioni pericolose con gli altri occupanti dello stesso spazio di lavoro.

Le “figure” universalmente riconosciute sono eseguibili su ogni tipo di campo, ma sono state pensate in modo particolare per il classico rettangolo da dressage, che può essere di 20 m x 40 m o di 20 m x 60 m.

Partiamo dalle lettere:

  • A e C stanno a metà del lato corto;

  • B ed E stanno a metà del lato lungo;

  • I 4 punti dei cambiamenti (M, F, K, H) si trovano rispettivamente a 6 m di distanza dal lato corto;

  • I centri dei circoli sono contrassegnati da dei punti (in A, C e 2 per lato lungo a 10 m di ditanza dal lato corto);

  • Il punto centrale del campo si identifica con la lettera X (è anche il settimo punto dei circoli);

  • La D e la G infine si trovano sulla linea centrale/longitudinale, rispettivamente tra F e K e tra M ed H.

Le regole generali di comportamento in campo non sono da rispettare solo in presenza di rettangolo regolamentare con le lettere.

Qui di seguito alcune di queste regole:

  • Prima di entrare in campo (quindi prima di aprire l'eventuale porta) ci si assicura grazie alla richiesta forte e chiara “è permesso” e alla risposta “sì, avanti”, che l'accesso possa essere fatto senza causare problemi a nessuno;

  • Salire e scendere in sella così come aggiustare il sottopancia sono cose che vengono rigorosamente fatte al centro del circolo o del campo per non intralciare gli altri cavalieri;

  • Sulla linea centrale solitamente ci si allinea rivolti verso uno dei lati lunghi, perpendicolari al lato corto;

  • Il cavallo DEVE essere fin da subito educato a stare completamente fermo durante la salita e la discesa del cavaliere (armarsi di pazienza e insistere, ma è un fatto di principio che renderà più facile molte cose...);

  • Da cavallo a cavallo deve essere mantenuta sempre una distanza di sicurezza di almeno 2,5 m sia dietro/davanti che lateralmente;

  • Chi sta al passo o al momento non lavora si toglie dalla pista, lasciando questa libera per gli altri cavalieri che trottano e galoppano (se si intende eseguire un “alt” sulla pista, in presenza di altri cavalieri, bisogna avvisare chiedendo la pista libera);

  • Se più cavalieri montano su entrambe le mani, chi si trova a mano sinistra ha la precedenza e quindi può restare sulla pista, chi invece è a destra deve tempestivamente liberarla per garantire il passaggio a chi incrocia,

  • Se più cavalieri montano tutti sulla stessa mano, chi è sulla pista ha la precedenza rispetto a chi si trova sul circolo (o altre figure);

  • Girare alla corda un cavallo in rettangolo è ammesso solo se tutti i presenti sono d'accordo.

Ogni centro può inoltre definire delle regole comportamentali proprie aggiuntive alle quali bisognerà attenersi.

Di seguito analizzeremo alcune figure da eseguire in un rettangolo 20 x 40 m (o in un qualsiasi campo – chiaramente se ci sono punti di riferimento a distanze corrette lo svolgimento di queste sarà più facile).

Troviamo nella figura:

  • la pista;

  • il circolo di 20 m;

  • la volta di 10 m;

  • la volta e la mezza volta di 6 m;

  • due tipi di cambiamenti diagonali;

  • un cambiamento all'interno del circolo di 20 m (2 mezze volte).

Le figure più semplici come pista, circolo di 20 m e cambiamento diagonale (corto o lungo) sono le prime che un cavaliere principiante impara e quelle maggiormente usate durante il lavoro giornaliero. Sono infatti anche quelle usate nella fase di riscaldamento (v. prossimo post “COME ORGANIZZARE E SUDDIVIDERE L'ORA DI LAVORO”) perché poco impegnative, permettono al cavallo di iniziare lentamente a flettersi nelle varie andature senza sforzare ancora. Anche per i puledri sono praticamente le uniche figure che si usano durante i primi mesi.

Già la volta, anche se di 10 m di diametro, non è da sottovalutare e richiede un grado superiore di preparazione di cavallo e cavaliere per essere eseguita correttamente.

Per mantenere la sua funzione didattica deve essere rispettato il diametro corretto in base al proprio livello. Precisamente i diametri delle volte possono essere 10-8-6 m.

Per dare un'idea dell'importanza della corretta esecuzione al tempo giusto, tra una e l'altra passa rispettivamente un anno di addestramento per quanto riguarda i puledri.

Si direbbe “cosa vuoi mai che ci voglia a fare una volta più stretta...io ci riesco in pochi giorni...il mio cavallo è già capace...”. Certo che è capace a girare stretto! Ma questo non significa che è pronto fisicamente (la muscolatura e flessibilità si evolvono con molta calma) a seguire esattamente la linea di un cerchio perfetto di quel diametro con la flessione dell'incollatura e del costato corrette, anzi è certo che non lo sia. Per quella di 6 metri a dirittura ci vuole un altissimo livello di equilibrio e una capacità di portare il proprio peso sul posteriore non indifferente. Implica quindi già una capacità di riunione. Quest'ultima è l'ultimo step della scala di addestramento e ci si arriva dopo anni di preparazione.

Parliamo quindi dell'attraversamento dell'angolo. Comeee??? Che significa? Che c'è un modo diverso per livello di attraversare gli angoli. Certo che sì! Non basta infatti entrare bene nell'angolo. Non significa nulla. Quanto è bene? Facile! Vale la stessa regola delle volte.

Se il livello E (elementare – corrispondente al cavallo di 5 ANNI) prevede solo volte di 10 m, anche gli angoli vengono attraversati con un quarto di volta di quello stesso diametro. Non serve e anzi sarebbe sbagliato provare a entrare di più negli angoli. Il cavallo non ne sarebbe fisicamente in grado (non mantenendo ritmo e decontrazione adeguati) e i giudici non lo vedrebbero come una bravura, ma come un eccesso superfluo che andrebbe sicuramente a influenzare cose più importanti a quel livello come un ritmo costante e un'immagine generale fluida e armonica.

Per il livello F (facile – corrispondente al cavallo di 6 ANNI – che di facile non ha più nulla) si passa agli 8m di diametro. Fortunatamente abbiamo un anno di tempo (dai 5 ai 6 anni, ma se avessimo un cavallo più “vecchio” che si trova allo stesso livello vale lo stesso concetto; il tempo che ci vuole per sviluppare la muscolatura e la flessibilità non diminuisce con l'età e non dobbiamo ragionare in anni dalla nascita, ma dall'inizio dell'addestramento).

Per i livelli superiori M,D ecc si parla di volte di 6 m. Se date un'occhiata a una ripresa di livello M è già molto impegnativa anche se viene chiamata “media”. Dalla doma saranno passati almeno 3 anni di addestramento (se la scala di addestramento è stata seguita correttamente e se non ci sono state pause lunghe per motivazioni varie).

Per cui non pretendete troppo. Pretendete invece da voi stessi la perfezione dell'esecuzione delle cose semplici. Il resto verrà automaticamente. Si tratta veramente soprattutto di allenare il proprio cavallo in modo graduale come un vero e proprio atleta. Il livello va' pian piano aumentato per stimolare un miglioramento, questo è chiaro, ma bisogna rispettare i tempi e capire quando si sta chiedendo troppo.

Serve molto di più una cosa fatta bene, ma semplice, che una difficile fatta male.

Per oggi ci fermiamo qui.

Verranno analizzate altre figure nei prossimi post, per cui rimanete con noi :)

A presto e buona serata a tutti!

bottom of page